Tour dei Pirenei

Pirenei e Castelli della Loira

La prima parte del viaggio è sicuramente dedicata al macinare chilometri attraversando i Pirenei da entrambi i lati, francese e spagnolo per poi raggiungere i castelli della Loira da ovest.

In primo luogo volevamo trascorrere qualche giorno in sella alla nostra moto, ma evidentemente solo "brum-brum" potrebbe anche rivelarsi noioso. Da lì l'idea di ritornare a visitare qualche castello nella regione della Loira già visitata qualche anno prima.


La prima destinazione "programmata" (l'idea è seguire una rotta per poi adattarsi man mano a ciò che si materializza davanti a noi, evidentemente la meteo potrebbe scombussolarne i piani...) è la cittadella medievale di Carcassonne, ma prima d'arrivarci ci fermiamo a visitare le rovine del castello di Baux

Camorino - Les Baux de Provance

Uno dei luoghi più belli della Provenza, piccolo borgo medioevale dalle atmosfere sospese nel tempo e spettacolari rovine del castello su un roccione delle Alpilles, a dominio sulla piana sottostante.

Il castello, oggi in rovina, fu interamente costruito all'interno della roccia calcarea, dall'alto dei suoi bastioni possiamo ammirare la pianura che lo circonda.

Les Baux de Provance - Carcassonne

Oggi prevediamo un’altra tappa, piuttosto lunghetta, di avvicinamento ai Pirenei. In albergo la signora della ricezione ci avverte che avremo parecchio vento laterale sulla strada per Carcassonne, e in effetti non viene smentita.


Avendo scelto sul magnifico TomTom di evitare le autostrade, passiamo dai campi della Provenza e della Camargue, e altre bellissime regioni molto verdi, che ci lasciano addosso un senso di spazi aperti e grande calma. Arriviamo a Carcassonne nel primo pomeriggio, e dopo avere scaricato i bagagli e le tute in albergo partiamo alla scoperta della cittadella medievale.


Sia il castello, sia tutte le mura, sono molto ben conservate (infatti l'intera cittadella è stata ricostruita ad inizio 900 grazie a un programma di restauro dei beni culturali). Per fortuna non siamo però in agosto, perché a giudicare dal numero di parcheggi che circondano la cittadella sembra che possa diventare alquanto invivibile!


La sera dobbiamo impegnarci duramente per trovare finalmente una brasserie disposta a servirci la cena… sembra quasi di dare fastidio nei ristoranti all’interno delle mura! Ma alla fine troviamo in città un posticino dove “moules e frites” vengono spazzate con gran gusto.

Carcassonne - Soldeu (Andorra)

Dopo la colazione al Fasthotel, ci mettiamo in strada per Andorra, un piccolo principato nel cuore dei Pirenei che – come avremo modo di scoprire in giornata – essendo zona franca è un paradiso dello shopping.


Anche oggi evitiamo le autostrade, godendoci la campagna e tutti i suoi colori. Sulla strada troviamo la Grotte des Lombrives, ma visto che il tour odierno è già partito decidiamo di acquistare per sicurezza il biglietto e di prenotare per domani mattina – visto che è domenica – almeno se del caso ci evitiamo la coda e siamo sicuri di poter entrare.


Per i commenti… beh, aspettiamo di averla visitata! Puntiamo allora decisi verso le montagne, e dopo avere superato ilarriviamo a Soldeu verso la una del pomeriggio. La reception, essendo bassa stagione, è ancora chiusa, dunque non ci resta che fare un giretto (praticamente faremo tutto il giro di Andorra!) passando dalla capitale Andorra la Vella – che è ovviamente anche la capitale dello shopping locale – e poi uscendo in Spagna e rientrando in Francia, e via Col des Puymorens, e ancora “tornare” alla nostra meta.


Qui troviamo ad attenderci un appartamentino niente male dove, dopo avere fatto la spesa, ci cuciniamo una semplice cenetta.

Passeggiatina, timida ma digestiva, e poi via a nanna, che domani ci aspettano due ore di grotta e poi… vedremo!

Soldeu - Foix - Axat - Formiguères - Soldeu

Oggi partiamo molto presto perché la grotta ci aspetta alle 10.00 e abbiamo ca. 1 ½ ore di moto per arrivarci. Passiamo da Port d’Envalira, il solito Pas de la Casa e sulla strada per Ussat incrociamo già i forzati dello shopping, in marcia verso i paradisi Tax Free di Andorra.


Arriviamo con un po’ d’anticipo e dunque ci concediamo un bel croissant fresco prima di affrontare le fatiche della grotta.


Saliamo all’apertura della Grotte des Lombrives col trenino, come dei veri turisti, e poi ci addentriamo nei meandri a piedi, ovviamente seguendo la nostra guida, per ca. 1 km - nulla, considerando che le gallerie sono sovrapposte su 7 livelli e si collegano alla Grotte des Niaux (famosa per le pitture rupestri) per un totale di una quarantina di km di grotte sotterranee!!! Adesso capiamo perché questa è la più grande grotta d’Europa…


Comunque il sito è interessante, come anche le informazioni fornite dalla guida sulla formazione delle stalattiti, delle stalagmiti, sulla preservazione di questo ambiente, sulle strane leggende che aleggiano sul posto e sulle messe nere che qui sarebbero celebrate nelle notti di plenilunio.

Arriviamo fino al piccolo lago sotterraneo, poi si deve fare dietro front perché oltre questo punto bisognerebbe essere attrezzati come dei veri speleologi, e per il momento facciamo solo … gli Indiana Jones.


Il freddo e l’umidità sono intensi, tanto che quando usciamo ci sembra che fuori ci siano 3000 gradi! Bello, è veramente valsa la pena di tornare qui oggi per questa affascinante visita! Dopo un meritato ristoro ci rimettiamo in strada e decidiamo di visitare lo Château de Foix

Anche questo è una tipica fortezza medievale, la cui ultima destinazione è stata quella di prigione locale, per cui ne porta ancora i segni tipici: griglie alle finestre e portoni con lucchetti e chiusure verso l’esterno, ovviamente! Il fatto che il sito sia stato usato come prigione fino a non troppi anni fa ha contribuito, per assurdo, a mantenerlo in ottimo stato…


Oggi è piuttosto caldo e afoso, per cui dopo un ulteriore e necessario ristoro ci rimettiamo in strada verso i colli, passando da Axat e seguendo la Route des Cols – ovviamente al contrario rispetto a quanto avevamo precedentemente pianificato, perché così è più divertente… (!)


Il giro è molto lungo, e per una sessantina di km la strada è alquanto dissestata, dunque si balla parecchio. Ma poi verso Formiguères si apre e si spiana come un’autostrada. Rientriamo a casina di nuovo dal Col de Puymorens e dal Pas de la Casa, appunto, e dal Port d’Envalira.

Soldeu - Bagnères de Luchon

Dopo il Port d’Envalira, una prima tappa al Pas de la Casa per la colazione e una mini-razzia nel negozio di accessori per moto, ci mettiamo in strada per la Route des Cols, questa volta nella direzione pianificata (!). Ad Ax-les-Thermes puntiamo verso nord, e nell’ordine ci facciamo i seguenti passi o colli: Col de Lers (Port de Lers), Col d’Agnes, Col de la Core, Col de Portet d’Aspet e Col de Menté … o almeno questi sono i cartelli ceccati e fotografati. Certo che senza cartina e itinerario stampato anche il TomTom può risultare alquanto inutile!


La strada è – o sembra – piuttosto lunga, soprattutto perché sui colli è molto stretta e spesso alquanto ballerina.


Finalmente sul Menté troviamo un po’ di “popolo alieno” in tuta da moto, e ci sentiamo quasi a casa nostra…


Arriviamo a Bagnères nel tardo pomeriggio, e dopo le dovute esplorazioni del sito ci fiondiamo in una Brasserie per una meritata cena.

Bagnères - Luz-Saint Sauveur - Lourdes - Luz Saint Sauveur

Anche oggi partiamo sul presto, la strada non sembra molto lunga, però ci sono 4 colli da superare, e dunque le ore di marcia saranno almeno 3 o 4. Nell’ordine affrontiamo: Col de la Peyresourde, Col d’Azet, Col d’Aspin, e infine il Col du Tourmalet.


Questo è quello famoso oltre che per la sua altezza, anche per essere scalato regolarmente dal Tour de France, dunque colle mitico fra i ciclisti della domenica e no. In realtà è alquanto brutto, sia come strada, sia come paesaggio. Infatti, sui Pirenei vi sono ovviamente moltissime stazioni sciistiche, ma in quanto a costruzioni sono una più orrenda dell’altra!!! Che delusione sotto questo punto di vista: altro che idilliaci paeselli di montagna (tipo Alpi svizzere per intenderci). Qui la fanno da padroni delle vere e proprie foreste di immensi palazzoni, molto spesso di forme e colori veramente poco in sintonia con l’ambiente circostante e sicuramente un pugno in un occhio piazzati qui tra le montagne. Che peccato!


Nel primo pomeriggio arriviamo a Luz, ma la ricezione apre solo alle 17.00, per cui per non attendere inutilmente in un bar fino a quell’ora decidiamo prima di tutto di lasciare spiovere (e oggi conta per la nostra scommessa sulle giornate di pioggia che incontreremo durante il viaggio), e poi di rimetterci in strada per Lourdes che si trova a solo ca. mezz’ora di viaggio da qui.


Dunque una volta nella vita anche noi vedremo il Santuario… lasciamo la moto proprio all’entrata e ci avviamo verso la grotta dove si vuole sia apparsa la Madonna ai pastorelli. Per fortuna c’è poca gente e riusciamo in pochi minuti a fare una religiosa visita al sito. Il posto è suggestivo, ma non appena viene annunciata la benedizione degli infermi si riempie di persone malate in cerca di speranza. E non siamo nemmeno in un periodo di pellegrinaggio! La cosa è molto toccante e, anzi, è impressionante vedere tante persone sofferenti riunite tutte insieme per questo estremo atto di fede.


Rientriamo infine a Luz per prendere finalmente possesso del nostro appartamentino, molto carino e funzionale, e dopo avere fatto la spesa al Carrefour ci concediamo una lasagna degna di… due motociclisti affamati!!!

Luz - Spagna - Luz

Malgrado le previsioni del tempo non proprio confortanti, la giornata si rivela invece piuttosto bella, e dunque, che fare? Partire per i colli ovviamente!!! E allora dopo il Col du Soulor, Col d’Aubisque.

Puntiamo verso sud e passiamo in Spagna dal Col du Pourtalet.


Al contrario di quanto dai più affermato, i prime due colli in Francia sono un vero e proprio incubo, almeno per quanto riguarda la manutenzione delle strade e l’incolumità dei motociclisti: vero che stanno riparando i buchi nell’asfalto, ma poi mettono della ghiaietta su tutti i rattoppi, un vero attentato alla vita del popolo alieno!!!


Però il panorama in cima al Col d’Aubisque merita davvero una bella pausa al sole, sembra quasi di essere in vacanza…


Dopo l’allungo in Spagna - con strade più che ottime e bei panorami - rientriamo in Francia dal Col du Somport


Il giro comincia ormai ad essere piuttosto lungo, e per non complicarci ulteriormente la vita facciamo di nuovo il giro da Lourdes per rientrare a Luz.


È stata dura anche oggi, dunque meritata tappa al Carrefour di nuovo per rimpinguare le scorte e prepararci una bella cenetta.

Luz - Itxassou - Bilbao

Questa mattina piove e dunque forse dobbiamo bardarci per bene. Ma ora che siamo pronti a partire ha praticamente smesso e dunque in realtà non ci prendiamo nemmeno una goccia. Visto lo stato delle strade ci schiviamo i due colli di ieri e tiriamo dritto verso Lourdes, facendo un giro più largo ma più confortevole.


Prima di arrivare alla meta ci sono però un paio di ostacoli da superare, ossia il Col de Bagargui e il Col de Burdincurutcheta.


Visti i nomi allucinanti è ormai chiaro che ci stiamo avvicinando ai Paesi Baschi, e ovviamente altrettanto allucinante è la strada del primo colle, con ghiaia ovunque. Questi sono proprio matti… oppure lo siamo noi ad avere deciso di passare di qui!!!


Il secondo colle è già un po’ meglio come strada, ma durante la discesa ci tuffiamo di nuovo nella nebbia e dunque il panorama perde purtroppo parte del suo fascino. Non facciamo soste particolari, e dunque arriviamo al nuovo hotel piuttosto presto.


In questo paesino non c’è molto da fare, però vale la pena una visita alla chiesa locale, menzionata su tutte le guide, in quanto molto particolare per le sue tre file di “balconate” in legno lungo i lati e di fronte all’altare.

La sera ci concediamo una bella cena gastronomica con menù basco e vino locale, che ci sciacqua via tutti gli spaventi presi sui colli!!!

Oggi ci prepariamo davvero per una partenza sotto l’acqua, poi puntiamo verso Hendaye, dove visitiamo lo Château d’Antoine d’Abbadia.


D’Abbadia non era il classico riccone corredato di castello, bensì uno scienziato appassionato di matematica e di astronomia. Nel suo osservatorio rimaniamo colpiti dalla sua passione, come pure nella sua biblioteca dove troviamo la sua collezione di libri d’astronomia.


Il castello è molto ben restaurato, e tutte le sale sono spettacolari, ognuna per la sua specifica destinazione e decorazione.

Bilbao

Oggi la moto rimane a casina, tanto la città si gira tranquillamente a piedi.

Per prima cosa ci dedichiamo alle foto in esterna del Museo Guggenheim.


Approfittando del bel sole. Poi ci portiamo al Museo Maritimo in quanto la loro mostra speciale sul viaggio di Shackleton al Polo Sud ha attirato la nostra attenzione. A parte la storia, sono esposte le foto tratte dagli scatti originali del fotografo Frank Hurley. Se si pensa alle condizioni atmosferiche e all’epoca in cui sono state scattate, sono a dir poco spettacolari.


Nel pomeriggio ci uniamo alla vita locale, mangiando in piazza e bighellonando in città vecchia finché minacciose nuvole non ci fanno rientrare in camera per un riposino…


Ne usciamo verso le 7.00, quando le strade si rianimano perché a quell’ora si cominciano a servire le Tapas nei vari ritrovi - modaioli e non - di tutta la città. Abbiamo ormai appurato che l’aperitivo si serve solo dalle 7.00 in avanti e dura fino alle 9.00 come minimo. Poi se chiedi la cena a un ristorante verso le 9.00 già sogghignano e ti inquadrano come turista, chiedendoti beffardamente Tapas o Cena?!?


Comunque scoviamo un ristorante dove ordiniamo del pesce, che è buono, peccato però che si siano scordati qualsiasi forma di contorno… da qui il detto “nudo come un pesce”?!? Visto che ci è rimasto qualche buco, tappiamo il tutto con una bella coppa di gelato…

Bilbao - Biscarrosse-Plage

Questa mattina alle 10.00 abbiamo finalmente la nostra visita al Museo Guggenheim. Visto che siamo venuti fino a Bilbao proprio per questa icona vivente dell’architettura, è un onore finalmente poterci entrare.


Ci perdiamo dunque nelle sale del museo, con l’orecchio appiccicato alla nostra audioguida, per tentare di capire quanto ci viene proposto, il che risulta un arduo compito il più delle volte. Restiamo affascinati dalle installazioni di Richard Serra, nelle quali ci perdiamo per buona parte della mattinata. Tutto il resto è si particolare, ma forse ancora un po’ estremo come concetto artistico per due menti neofite come noi in questo campo…!


Comunque dopo 3 buone ore di visita, rifocillati e bardati a dovere siamo di nuovo in sella al nostro destriero col muso puntato verso nord.

Oggi rientriamo infatti in Francia, con destinazione Biscarrosse-Plage, amena località balneare sulla costa atlantica a qualche chilometro dalla grande insenatura del Bassin d’Arcachon, a qualche chilometro più a sud di Bordeaux.


Praticamente è tutta autostrada, dunque nel tardo pomeriggio siamo già a destinazione. Dopo la solita pausetta, ci avventuriamo lungo la costa alla ricerca della Duna del Pyla, la duna (tipo desertico!) più alta d’Europa. Una cosa stranissima da vedersi alle nostre latitudini… sembra di essere… nel viaggio sbagliato!!!


Dopo tutte queste fatiche… via a cercare la cena, che si rivela un festival del pesce, in un bel ristorantino lungo la spiaggia di Arcachon. Che bontà! Inoltre oggi c’è anche la festa della musica, per cui le strade sono decisamente animate, il tutto rende l’atmosfera molto estiva e festosa

# Blog Tags

Varie foto Europa

Varie foto Europa

Valle Verzasca

Valle Verzasca

Castelli della Loira

Castelli della Loira

Valle Bavona

Valle Bavona

Fulmini

Fulmini

Tour dei Pirenei

Tour dei Pirenei

Schwangau

Schwangau

Normandia

Normandia

Mulino di Bruzzella

Mulino di Bruzzella

Castelli di Bellinzona

Castelli di Bellinzona

Foto preferite