Pirenei e Castelli della Loira
A questo punto i Pirenei sono solo un ricordo, il nostro viaggio continuerà nella regione della Loira alla scoperta dei molti castelli medievali presenti sul territorio.
Biscarrosse - Joué-Lés-Tours
Oggi siamo in sella di buonora perché la strada è molto lunga. Abbiamo infatti almeno 400 km di autostrada per portarci verso la Valle della Loira dove prevediamo un’abbuffata di castelli di tutti i tipi, forme e dimensioni.
Per fortuna il tempo è molto bello, soleggiato, non freddo ma non troppo caldo, solo piuttosto ventoso. Dunque sulla moto si balla un po’, ma nel pomeriggio siamo già “in situ” e pronti a gettarci a capofitto nelle prime visite: Château d’Azay le Rideau
È un bel castello rinascimentale, con tocchi medievali e influssi italiani. Si trova su un’isoletta in mezzo al fiume, una vera difesa naturale.
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Château de Villandry, è un bel castello rinascimentale, ancora abitato dal proprietario. Spettacolari i 6 giardini che ne prolungano i saloni di gala e lo abbracciano su due lati. I giardini sono posti su 3 livelli (terrazze) e sono attraversati da un corso d’acqua che ne garantisce l’irrigazione.
E con l’arrivo in hotel verso le 6.00 chiudiamo questa giornata intensa, ma già molto produttiva.
Dopo la cena “in sede”, pianifichiamo l’itinerario per domani: bisogna pure fare fruttare queste giornate!!!
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Oggi giornata intensa!
Partiamo alle 8.00 per essere pronti all’apertura del primo castello: Château de Chenonceau.
Questo è il castello posto perpendicolarmente alla Loira, come se fosse un ponte (e in effetti in passato è stato usato, attraversandolo tutto, come scappatoia dal nemico). Lo scopo della nostra sortita così di buonora è quello di fotografare il riflesso nel fiume, immagine che ha reso famoso questo castello nel mondo.
Purtroppo una delle torri è impacchettata dalle impalcature del cantiere perché la stanno restaurando, per cui perde gran parte del suo fascino… con grande incazzatura di PJ che nemmeno più si degna di fare qualche scatto!
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Château de Montpoupon
È un piccolo castello privato, di cui ci dicono che la proprietaria è svizzera. Non è molto grande, rispetto agli altri almeno, ma gli interni sono molto carini, e poi vi sono vasti spazi dedicati al museo venatorio. L’arte della caccia coi cani e a cavallo qui è stata, ed è ancora, molto sentita.
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Château de Valençai
È il castello del principe De Talleyrand, ministro degli esteri di Napoleone Bonaparte, il quale ha finanziato l’acquisto della proprietà per poi “affidare” alle cure del suo ministro-padrone di casa determinati ospiti, per confinarli in una prigione dorata nella quale erano trattenuti… con tutti gli onori! Stupendi gli interni, e particolare il giardino fiorito disposto a scacchiera.
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Cité Royale e Château de Loches
La cittadella è racchiusa da mura medievali e i due punti cardinali a Nord e Sud sono segnati dal Donjon, una torre di 36 metri che in origine aveva 5 piani interni ed era usata come abitazione, e dagli appartamenti reali.
A nord prevale la parte medievale e prettamente difensiva della fortificazione, mentre sull’altro lato della cittadella sono molto chiare le influenze rinascimentali.
A metà strada si trova una bella chiesa, la vera opera d’arte e perla del luogo.
La scalata di questo ultimo bastione è stata piuttosto tosta, e stavolta ci siamo meritati un’abbuffata colossale… McDonald aspettaci, arriviamo!!!
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Stamattina ce la prendiamo un po’ più comoda perché il cielo è nuvoloso e non si sa bene se vuole piovere o meno. Ma dopo colazione il pericolo è già passato, per cui via per la nuova perlustrazione a tappeto dei dintorni. Château d’Ussé.
È il castello della Bella Addormentata nel Bosco, si proprio quella delle fiabe. Infatti, la storia vuole che lo scrittore della favola (Perrault) l’abbia scritta durante un suo soggiorno in questo spazioso e bel castello.
All’entrata incontriamo una simpatica coppia lucernese, a zonzo con una bella Mercedes cabrio del ’61, che se la gode alla grande. Facciamo qualche chiacchiera nell’attesa dell’apertura, poi ci dedichiamo all’esplorazione del maniero.
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Château de Lageais
A pochi chilometri da Ussé troviamo questo bel castello signorile con nel giardino una torre risalente all’anno 1000.
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Château du Plessis-Bourré
A 1 ½ ore di moto troviamo questo bellissimo castello del 15esimo secolo, una vera e propria fortezza circondata da un fossato e con due ponti levatoi a proteggerne l’entrata. Il castello è proprietà privata ed è abitato nella parte sopra l’entrata, in quella che un tempo era la sala delle guardie e oggi è diventato l’appartamento del signore.
La visita è guidata e il custode ci mostra persino il funzionamento del ponte levatoio. L’ometto è un vero spasso, soprattutto ora che siamo giusto dopo il pranzo sicuramente annaffiato da qualche buon bicchiere di produzione locale… comunque, dicevasi, l’ometto è uno spasso e ci illustra con dovizia di particolari tutta la mobilia e le suppellettili presenti nei vari saloni.
Questo castello è veramente bello! Al termine della visita facciamo il giro all’esterno e ci fermiamo al di là del fossato a guardare estasiati questa costruzione carica di tutto il fascino dei secoli che si porta sulle spalle. È proprio valsa la pena di fare qualche chilometro in più per arrivare fino a qui!
Durante il rientro, lungo la strada adocchiamo un grill-pizzeria che promette bene, e dunque ci gettiamo su un bell’entrecôte che soddisfa pienamente tutte le nostre aspettative… degna conclusione di un’altra giornata epica!
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Dopo qualche esitazione sulle prossime mete, dovuta più che altro al numero già impressionante di castelli visitati, ci lasciamo attirare dalla curiosità suscitata da un prospettino raccolto fra i tanti: Château de Brézé.
Non c’è che dire, la nostra curiosità viene pienamente appagata da un sito unico nel suo genere: la fortezza medievale è circondata da un fossato asciutto e profondissimo.
Il castello è poi stato ammodernato in varie epoche nel corso dei secoli, ma la cosa più spettacolare sono le innumerevoli gallerie scavate sotto al castello e attorno al fossato, con sbocco sullo stesso, dove la gente viveva e si proteggeva allo stesso tempo dai potenziali nemici. Vi sono cucine, cantine, forni per il pane… di tutto e di più, proprio come una vera cittadella. Incredibile!
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Château de Montreuil-Bellay
A poca distanza dal precedente, anche questo un bel posto con visita guidata. La ragazza che ci fa da guida parla correntemente francese e inglese, intrattenendo piacevolmente il gruppo per una durata di visita decisamente superiore al normale. Belli gli interni, ben curati e ben tenuti.
Facciamo anche due passi nella cittadina circondata dalle mura medievali, ma non è che ci attiri più di tanto, per cui decidiamo di rientrare verso Tours.
In effetti non potevamo mancare il suo bel centro storico, con le case storte che ci ricordano tanto quelle di Limburg.
Dopo l’ennesima abbuffata, e puzzolenti di Kebab e Frites, rientramo stanchi morti ma soddisfatti e impacchettiamo per la prossima tappa verso la mitica Chartres!
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Oggi partiamo presto per raggiungere una delle mete più attese di tutto il nostro viaggio, ossia la Cattedrale di Chartres.
Il viaggio è piuttosto lungo, c’è anche parecchio traffico, ma la meta è là che ci aspetta, e dunque forza e coraggio, avanti tutta!
Quando arriviamo, la cittadina ci sorprende perché è davvero molto carina, con una grande zona pedonale che è il paradiso dello shopping.
La cattedrale di Chartres ci accoglie verso le 11.30 e di sicuro non tradisce le nostre aspettative! Alle 12.00 ci aggreghiamo a una visita guidata con uno dei massimi esperti del luogo, autore anche di un famoso libro su questa cattedrale unica al mondo.
Poi girovaghiamo un po’ per conto nostro, ci vediamo anche un matrimonio, visitiamo un’esposizione di vetrate istoriate, alle 5.00 entriamo nei sotterranei della chiesa per vedere le parti nascoste e le testimonianze e le strutture lasciate durante i vari secoli, con un’immersione totale nella sua storia. Insomma, cerchiamo di tirare sera perché alle 8.00 ci attende un concerto d’organo in chiesa, ovviamente gratuito, che apre la stagione musicale qui a Chartres; che fortuna!
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Oggi l’idea sarebbe stata quella di partire verso casa, facendo tappa da qualche parte dopo avere visitato ancora qualche castello, ma… Château de Sully-sur-Loire
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Per prima cosa visitiamo questo bel castello medievale con tanto di fossato e tutti gli ammennicoli del caso. Poi ci portiamo verso il Château de Bussière, che però chiude 2 ore per la pausa pranzo proprio mentre noi arriviamo. PJ non ha voglia di aspettare 2 ore per strada e decide a questo punto una modifica del programma originale puntando decisamente il muso del destriero verso la Svizzera.
La tappa si rivela dunque molto più lunga del previsto, ma per chiudere in bellezza il Passo del San Gottardo e una cena al Caseificio di Airolo sono praticamente d’obbligo e ci ricompensano di tutte le fatiche!
Ci siamo fatti oggi più di 800 chilometri, che portano il totale a ca. 5'400 km in sella alla moto in tre settimane di viaggio, ma i ricordi che ci portiamo dentro li giustificano tutti, uno per uno.
E se abbiamo riportato a casa moto, passeggeri, bagaglio e ammennicoli vari malgrado lo stato delle strade sulla Route des Cols, possiamo solo ringraziare PJ e la sua vasta esperienza pratica e genetica quale motard.